Niente è più fastidioso all’occhio umano che dei fotoinserimenti approssimati dove si capisce al volo che qualcosa è stata “appiccicata” sopra ad una foto.
Anche a chi non se ne intende di grafica o fotografia la cosa non sfuggirebbe: fuori prospettiva, illuminazione scorretta, toni differenti, ecc.
Ciò è indice di superficialità o di poca competenza, e queste non sono peculiarità vantaggiose in campo professionale.
Per di più i rischi di vedersi una pratica paesaggistica rifiutata aumenteranno sensibilmente al di là del progetto in sé, progetto che apparirà “deturpato” da un fotomontaggio scadente.